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Italia e Congo

La Repubblica del Congo costituisce un interlocutore storico per l’Italia che si è sempre distinta per una particolare vicinanza al Paese: è stata la prima a cancellare il debito congolese nell’ambito del Club di Parigi e, assieme a Francia e Belgio, ad avere sempre mantenuto aperta una propria rappresentanza diplomatica a Brazzaville. In parallelo, gli ultimi anni hanno visto una diversificazione della presenza italiana, sempre più articolata, per la presenza di numerose imprese nei settori dell’ingegneria, delle costruzioni e dei servizi, con la seconda comunità di cittadini UE presenti sul territorio che contribuiscono operosamente allo sviluppo del Paese.

Le relazioni bilaterali sono eccellenti e si sono particolarmente intensificate nel corso degli ultimi anni, grazie a una serie di importanti visite e incontri ai più alti livelli, inaugurate nel 2014 con la visita a Brazzaville dell’allora Presidente del Consiglio Renzi e nel 2015 con la visita a Roma del Presidente Sassou N’Guesso, e favorite anche da Memorandum di Intesa firmato nel 2020 per avviare un dialogo bilaterale strutturato su tematiche politiche e di cooperazione.

L’allora Ministro degli Affari Esteri Di Maio ha visitato ufficialmente il Paese due volte, nel marzo del 2022 e poi nell’aprile dello stesso anno quando, anche con l’allora Ministro per la Transizione Ecologica Cingolani, è stato firmato un protocollo di valenza politica nel settore della diversificazione energetica e tutela ambientale e un’intesa tecnica per l’esportazione di Gas Naturale Liquefatto verso l’Italia. Nel maggio 2022 è stata conclusa una ulteriore intesa tecnica alfine di incrementare l’attività di estrazione di gas, congiuntamente all’impegno italiano a realizzare un progetto di coltivazione di olio di ricino mirato alla riduzione di emissione di anidride carbonica. L’impegno si inserisce nel quadro della Dichiarazione Comune per la costruzione del Centro di Eccellenza di Oyo per le Energie Rinnovabili e l’Efficienza Energetica, finanziato anche dal MAECI nel 2021.

La missione del Presidente del Consiglio Meloni nell’ottobre 2023 ha segnato un nuovo punto di partenza per l’ulteriore sviluppo di un partenariato multidimensionale su base paritaria, più articolato e profondo, in linea con i propositi del Piano Mattei per l’Africa. In questo senso, il Presidente Sassou N’Guesso si è recato a Roma a gennaio 2024 per la Conferenza Italia-Africa insieme a un’ampia delegazione ministeriale.