L’Italia è il sesto Paese nell’area OCSE e il quarto in quella europea per valore del Prodotto interno lordo. E’ un membro fondatore dell’Unione Europea, dell’Eurozona, dell’OCSE, del G7 e del G20 ed è il decimo esportatore al mondo, con più di 600 miliardi di euro di esportazioni nel 2019. La produzione italiana costituisce più del 13% del PIL dell’Unione europea. Per caratteristiche della struttura produttiva, la composizione italiana per settori di attività economica risulta simile a quella dei principali Paesi europei, con il 27,7% della produzione nel comparto manifatturiero e delle costruzioni e con quasi il 70% in quello dei servizi. All’interno di quest’ultimo settore, il commercio, i trasporti e le comunicazioni assorbono una quota di PIL più elevata rispetto alla media dei Paesi europei.
Il paese ha stretti legami commerciali con il resto dell’Unione Europea, con cui intrattiene circa il 59% del suo commercio totale. L’Italia produce e esporta macchinari, veicoli, prodotti farmaceutici, d’arredamento, alimentari, abbigliamento e robot ed è noto per un innovativo settore commerciale, un settore agricolo industrioso e competitivo (l’Italia è il maggiore produttore di vino al mondo), e per la produzione di prodotti di alta qualità e design, tra cui automobili, navi, elettrodomestici e alta moda.
L’Italia è il più grande centro economico per i beni di lusso in Europa e il terzo a livello globale.
Il cosiddetto “Made in Italy” non è solo costituito dalla moda, dai prodotti alimentari e dall’arredamento: i prodotti metalmeccanici, farmaceutici e di alta tecnologia sono in continua crescita e sono diventati importanti industrie nazionali.
Situata nel cuore del mediterraneo, l’Italia rappresenta uno snodo cruciale per i collegamenti stradali, marittimi ed aerei tra il Nord ed il Sud d’Europa. Il mercato italiano offre innumerevoli opportunità alle imprese in espansione, con quasi 60 milioni di consumatori e un PIL che si colloca al quarto posto in Europa. Grazie alla sua ubicazione strategica, l’Italia permette di raggiungere facilmente i 396 milioni di consumatori negli altri Stati dell’Unione europea e i 240 milioni dell’Africa settentrionale e del Medio Oriente.
Nel paese esistono numerosi incentivi finanziari volti ad aumentare l’attrattività degli investimenti esteri, incoraggiando la ricerca e lo sviluppo e la promozione della crescita di nuove imprese. Gli investimenti esteri in Italia sono pari a 30 miliardi di euro. La legislazione sostiene inoltre un ecosistema di start-up innovative e ad alto contenuto tecnologico. Sovvenzioni statali e garanzie sui prestiti sono disponibili per chi voglia espandere la sua attività e acquistare nuovi macchinari, impianti o attrezzature.
L’Italia offre un ambiente di ricerca e sviluppo all’avanguardia, con investimenti pari a 20 miliardi di euro, che collocano il paese al quarto posto in Europa. I ricercatori italiani sono inoltre i più produttivi al mondo per numero di articoli pubblicati.
La produzione manifatturiera è sempre stata la forza trainante dell’economia italiana, anche verso l’innovazione tecnologica: il 25% delle imprese del settore impiega infatti la robotica nei suoi processi produttivi. Ma sono sia il settore aerospaziale che quello della biotecnologia a registrare la crescita piu’ forte, sia degli investimenti che del fatturato.
Le principali società del paese sono tra le altre: Stellantis, Ducati, Piaggio, Pirelli, Enel, Edison, Eni, De’Longhi, Leonardo, Telespazio, Beretta, Armani, Versace, Dolce & Gabbana, Gucci, Benetton, Diesel, Prada, Luxottica, Ferrero, Barilla, Lavazza, Campari, Parmalat, Prysmian, Salini Impregilo, Ferrari, Maserati, Lamborghini, Fincantieri.
L’Italia ha un gran numero di piccole e medie imprese, molte delle quali sono raggruppate in cluster, e rappresentano la spina dorsale dell’industria italiana. Il settore manifatturiero punta all’export di prodotti di nicchia e di lusso. Mentre nel nord-ovest, nel “triangolo industriale” (Milano-Torino-Genova), esiste un’area di intensa produzione di macchinari, navi, veicoli, e per l’aerospazio, l’area del nord-est si basa su piccole e medie imprese specializzate nella produzione di macchinari, abbigliamento, prodotti in pelle, calzature, mobili, tessuti, macchine utensili, pezzi di ricambio, elettrodomestici, gioielli e veicoli di lusso.
L’Italia occupa il nono posto al mondo come paese produttore di energie rinnovabili. Il paese è anche il quinto produttore mondiale di energia solare. Le fonti rinnovabili rappresentano il 27,5% dell’elettricità prodotta in Italia. L’Italia è inoltre famosa per il marmo, in particolare il famoso marmo bianco di Carrara, ed è stato il primo Paese al mondo a costruire autostrade, a partire dal 1926.
La rete ferroviaria italiana è molto estesa e comprende 16.862 km di binari, il 69% dei quali e’ elettrificato. A partire dagli Anni Settanta si e’ sviluppata anche una rete di treni superveloci, che possono raggiunge i 400 chilometri l’ora. Il paese occupa una posizione strategica rispetto ai principali corridoi europei, rendendo diversi centri come Milano e Verona importanti nodi di interscambio commerciale e logistico a livello internazionale.
Ci sono circa 130 aeroporti in Italia, e 43 importanti porti marittimi tra cui il Porto di Genova, il più grande del Paese e il terzo più trafficato per tonnellaggio da carico nel Mar Mediterraneo. I porti italiani stanno assumendo un ruolo sempre più importante per gli interscambi tra l’Europa e il resto del mondo e controllano il 20% del traffico marittimo mondiale. In particolare, il porto di Trieste è obiettivo di investimenti sia italiani, asiatici e europei. Esiste anche una considerevole rete interna navigabile, pari a 1.500 chilometri di fiumi e canali.